Grande utenza
Considerata la collocazione territoriale, la ricchezza dell’offerta del sistema espositivo-museale di Roma, la sua funzione specifica, sono stati individuati gruppi di visitatori/fruitori, differenti per quantità potenziali e per qualità di interessi.
Il primo livello è costituito dal bacino di residenti nella Capitale e nel suo hinterland.
Sono alcuni milioni di persone, con la più alta concentrazione di studenti di ogni grado
nel Paese.
L’obiettivo è quello di promuovere una frequentazione abituale da parte di visitatori residenti interessati agli argomenti di volta
in volta proposti o di studenti che eleggano
la struttura e i suoi servizi a luogo di incontri.
Il secondo cerchio è costituito da visitatori italiani, che sempre più scelgono Roma come luogo di brevi vacanze: l’Esposizione potrebbe agevolmente entrare nel mix di proposte che la città offre.
Naturalmente oltre a questi visitatori occasionali esiste un pubblico con interessi mirati che troverà nell’istituzione un punto di riferimento imprescindibile.
Diverso è il discorso per i turisti stranieri:
la massa è costituita da visitatori con poche ore a disposizione e motivi di attrazione decisamente più rilevanti.
Sugli stranieri si dovrà esercitare una forza
di attrazione specifica, legata tanto al fascino quanto allo studio di un soggetto che rappresenta comunque motivo di interesse, se non addirittura di culto, per milioni di persone: creare cioè, in una base già solida, un motivo aggiuntivo per visitare l’Italia.
| Utenti privilegiati
I dati relativi ai visitatori di singoli musei aziendali, spesso periferici (come il museo della Piaggio a Pontedera che ospita circa 25.000 persone ogni anno, o il Museo Ducati a Bologna che registra circa 50.000 ingressi annuali), documentano come su una iniziativa di rilievo internazionale, ubicata nella Capitale, si possano prevedere flussi significativi di utenza, legata ad un interesse settoriale. Un target secondario per quantità ma non per importanza è quello delle istituzioni pubbliche e delle aziende. In questo ambito si tratterà di mettere a disposizione strumenti, attrezzature, know-how, ospitare iniziative, periodiche o episodiche, mirate, che assolvano a due funzioni vitali: tenere l’Esposizione all’interno di una rete relazionale e di comunicazione di primo livello e garantire risorse economiche.
Look and feel
Sempre più, in Italia come nel resto del mondo,
la dislocazione di attività in luoghi polifunzionali, che sommano suggestioni diverse e coerenti,
serve ad attivare potenzialità inespresse: studiare in un contesto gradevole, avendo a disposizione strumenti informatici, caffetteria, spazi per lo svago; pranzare in un luogo destinato alla cultura; presentare un prodotto o fare una conferenza dentro una cornice che esprime significati specifici e abitualmente frequentata da un pubblico interessato e interessante; acquistare un libro
o un oggetto di uso comune sulla base di uno stimolo non direttamente utilitario ma suggerito dall’ambiente. Sono questi gli ingredienti
che potranno determinare il giusto appeal
per creare flussi di utenza abituale e permettere
a gruppi distinti di condividere spazi e atmosfere.
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