Studi e ricerche
(re)design del territorio
Oggi più che mai il patrimonio culturale e i mestieri in cui l’Italia eccelle, in particolare quelli che si sviluppano nell’ambito del design, rappresentano la vera chance per uno sviluppo concreto del paese. Una delle sfide affrontate dal primo momento dalla Fondazione Valore Italia è stata quella di dimostrare come le applicazioni del design (qui inteso nella sua concezione di “cultura del progetto”) possano essere elementi di competitività e di sviluppo economico. Il ruolo di “laboratorio progettuale” che la Fondazione esplica nei settori dell’economia della cultura e della creatività si è svolto attraverso alcuni specifici progetti di ricerca.
In quest’ottica, (re)design del territorio evidenzia come la metodologia progettuale dell’experience design, vale a dire l’unione progettuale delle competenze di discipline diverse quali architettura, storia, archeologia, design, comunicazione, ingegneria etc., raccordate tutte al perseguimento di un unico scopo, possa oggi raprresentare per il nostro Paese un fattore di competitività estremamente importante. In questo caso lo scopo unitario da perseguire è proprio quello della riqualificazione dei beni culturali, intendendo con essi siti archeologici, edifici storici, architetture urbane, luoghi produttivi e industriali di pregio e così via. (re)design del territorio propone uno scenario in cui design e patrimonio culturale, due realtà che il mondo ha sempre associato all’Italia, dialogano fra loro in una sorta di “convergenza parallela”.
Un volume, frutto di un attento lavoro di ricerca, che raccoglie alcune punte di eccellenza del nostro patrimonio. L’approccio originale, di tipo quasi progettuale, è applicato a luoghi di grande suggestione e valore culturale in cui, senza snaturarne il “genius loci”, design, architettura, arte contemporanea e tecnologie innovative hanno trasformato il patrimonio antico in nuove realtà inserite per morfologia e per funzioni nel mondo contemporaneo. La prima parte del libro è una selezione di contributi originali di personalità di ambiti come la cultura, le nuove tecnologie, l’economia e il design, che contribuiscono ciascuno in maniera diversa ai processi di valorizzazione del patrimonio culturale. La seconda parte è rappresentata da casi di studio di eccellenza del territorio italiano, ovvero esempi significativi di valorizzazione del patrimonio. Le descrizioni e il corredo fotografico dei casi di studio trasformano il volume in una sorta di guida per un Grand Tour del XXI secolo.
Volume: (re)design del territorio – Design e nuove teconologie per lo sviluppo economico dei beni culturali
Edizioni Fondazione Valore Italia, Roma, 2010, 240 pagine
Disponibile su ordinazione, al prezzo di € 20,00, chiamando lo 06.6896982
o inviando una mail all’indirizzo fondazione@valore-italia.it
Pesceradio
In molti casi dei corretti progetti di riqualificazione, mirati a far vivere una nuova esperienza al visitatore, possono innescare dei processi di crescita economica su tutto l’ambito circostante. È ancora una volta la strategia dell’experience design che porta alla realizzazione di progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, del quale il visitatore potrà fruire a trecentosessanta gradi, non solo a livello intellettuale ma anche sensoriale. Compiendo una ricognizione delle proprie sedi romane, il Ministero dello Sviluppo Economico ha incaricato la Fondazione Valore Italia di realizzare uno studio per la valorizzazione di due suoi patrimoni poco conosciuti: il Museo Storico delle Poste e Telecomunicazioni e la collezione ministeriale degli strumenti di peso e misura. Lo spunto per dare vita a questa attività nasce da un’esigenza di razionalizzazione dei propri uffici e delle proprie sedi, al fine di ottenere una riduzione delle spese di gestione del dicastero.
La Fondazione Valore Italia è stata incaricata di redigere un piano di fattibilità che consentisse di coniugare i due obiettivi: valorizzare tali patrimoni culturali e realizzare gli auspicati risparmi di gestione. Il progetto, che prevedeva inizialmente solo un’ipotesi di accorpamento dei due patrimoni museali, ha assunto con il tempo una conformazione più complessa, essendo stata presa in considerazione anche la possibilità di riqualificare l’edificio demaniale di viale Trastevere in Roma che oggi ospita l’Ispettorato territoriale delle Comunicazioni del Lazio. Così, prendendo vita, il progetto si è rivelato anche una singolare opportunità di sperimentazione in quanto ha consentito di applicare l’innovativa metodologia progettuale, elaborata dalla Fondazione, che si richiama all’experience design, con l’obiettivo di produrre effetti di ricaduta sul territorio in termini di sviluppo economico locale. Il tutto fornendo ai cittadini un servizio nuovo, emotivamente coinvolgente, formativo, divertente, ispirato ai principi della information and communication technology.
Volume: Pesceradio. Studio di prefattibilità per una destinazione museale dell’edificio di viale Trastevere 189. Unificazione del Museo Storico delle Poste e Telecomunicazioni con le attrezzature
della collezione degli strumenti di peso e misura del Ministero dello Sviluppo Economico
Edizioni Fondazione Valore Italia, Roma, 2010, 127 pagine
Disponibile su ordinazione, al prezzo di € 25,00 chiamando lo 06.6896982
o inviando una mail all’indirizzo fondazione@valore-italia.it
Classico manifesto
Un classico, se è veramente tale, non teme la parafrasi e la rielaborazione e neppure la dissacrazione e la falsificazione.
Anzi: anche attraverso la reinvenzione o il gioco ironico dell’artista e del creativo pubblicitario, il classico resiste all’usura del tempo, dà prova della sua potenza estetica, rilancia l’energia del suo proprio inimitabile segno. L’ars pubblicitaria fa “usi impropri” del classico. Ma anche i classici traggono vantaggio dalle nuove epifanie delle loro forme, nelle affissioni, nelle campagne a stampa, negli spot: convocati come testimonial di eccezione, provocati a uscire dagli ingessati stereotipi della museificazione, i classici dell’arte antica, rinascimentale, moderna, trovano nella Pubblicità un terreno eccezionale di rivalorizzazione, un’occasione di nuova vitalità. In questo lavoro di ricerca, terminato con la pubblicazione di un volume, storici dell’arte, iconologi, creativi, semiologi, storici della pubblicità e sociologi della comunicazione, incrociano i loro sguardi nella proposta di una lettura inedita della relazione, reciprocamente vantaggiosa, tra Pubblicità e Tradizione classica. Lo studio ha dato vita a una mostra tenutasi presso la Triennale di Milano da febbraio a marzo 2008.
Catalogo: Classico Manifesto – Temi della Tradizione classica nella Pubblicità italiana (XV-XXI secolo)
Edizioni Fondazione Valore Italia, Roma, 2008, 168 pagine
Disponibile su ordinazione, al prezzo di € 20,00 chiamando lo 06.6896982
o inviando una mail all’indirizzo fondazione@valore-italia.it
20.00.11 antologia. Il design italiano
Il racconto di dieci anni del design italiano attraverso una classificazione tematica che consente di considerare immagini, parole, oggetti e persone, come una sorta di “prodotto estrattivo”, valori non transitori presenti in progetti e prodotti, connessi inoltre a un passato, talvolta ingombrante, per mezzo di un comune manifesto intellettuale, riassumibile nella espressione “innovazione per cultura”. Espressione che suona piuttosto come un programma, aderente a un’idea di continuità simbolica tra generazioni diverse che, pur da posizioni opposte, rendono coerente il lavoro di maestri, artisti, giovani designer, designer anonimi e imprese nel comprovare l’identità di quella originale cultura materiale che ci viene riconosciuta dalla storia e dalla tradizione.
Il volume 20.00.11 antologia. il design italiano raccoglie gli esiti della ricerca nazionale “Il design italiano 2000 – 2011″ cofinanziata dalla Sapienza Università di Roma e dalla Fondazione Valore Italia. La ricerca è stata coordinata dal Dipartimento DATA dell’ateneo romano ed è stata svolta con la partecipazione della rete nazionale delle Scuole universitarie di design.
Volume: 20.00.11 antologia. Il design italiano
Edizioni Designpress, Roma, 2011, 348 pagine
Disponibile su ordinazione, al prezzo di € 45,00 nelle librerie specializzate
Codex Adi – Centro Plus
Edito dalla Fondazione Valore Italia, il volume è stato curato dalla delegazione territoriale Adi Centro.
Sin dal 1998 Adi Centro ha attivato un osservatorio interno dedicato al monitoraggio ed alla scoperta delle migliori realtà produttive del territorio, in particolare del Lazio. Alla missione di diffondere la cultura del design, si affianca infatti quella di valorizzare le realtà produttive locali più sensibili al tema della qualità del prodotto in ogni sua componente e del progetto quale valore aggiunto del prodotto stesso.
Il volume raccoglie i prodotti e le ricerche selezionati nel corso di dieci anni, alcuni dei quali accolti nella selezione nazionale Adi-Index per la partecipazione al premio Compasso d’Oro-Adi.
Volume: Codex Adi-Centro Plus
Edizioni Fondazione Valore Italia, Roma, 2009, 312 pagine
Esaurito
Design for All. Fashion for good
Il testo illustra la filosofia progettuale e produttiva che si richiama al design for all: la necessità per i progettisti di compiere scelte che consentano un utilizzo diffuso, inclusivo e generalizzato di tutti i prodotti indipendentemente dalle condizioni fisiche, mentali e sensoriali del fruitore.
Il volume racchiude le esperienze delle edizioni 2007 e 2009 del Premio Linda, attribuito ai migliori progetti indirizzati al miglioramento dello stile di vita delle persone affette dall’Alzheimer, il primo nel campo dell’abbigliamento e il secondo della nutrizione
Volume: Design for All. Fashion for good
Edizioni Fondazione Valore Italia, Roma, 2010, 68 pagine
Esaurito