La Fondazione Valore Italia è lieta di ospitare sulla land di Experience Italy il nuovo store si Aria Eichel e Amanda Bolero, due ottime creatrici di moda italiane.
I gioelli di Aria sono delle piccole opere d'arte, meravigliosamente adatti ad ogni occasione. I vestiti di Amnda sono raffinati e curati nel dettaglio, perfetti per una donna di classe che non vuole passare inosservata.
Potrete vedere le lore creazioni Mercoledì 22 Aprile dalle ore 22.30 presso questo SLURL.
Oltre per l'inagurazione del negozio vi aspettiamo per una serata di puro divertimento presso lo spazio 900 a Experiece Italy a partire dalle ore 23.00.
Vi aspetta un contest davvero originale: si parla di Stile Italiano per questa Primavera! Frugate nel vostro invetario alla ricerca del miglior Outfit primaverile e venite ad aggiudicarvi i premi messi in palio:
1.000 L$ premio della giuria
500 L$ premio del pubblico
E Ancora: Saranno presenti Aria ed Amanda che metteranno a disposizione di chiunque parteciperà all'evento dei Freebie, provenienti dalla loro splendida collezione.
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La Fondazione Valore Italia è lieta di presentare l'esposizione virtuale Italian Evolving Design dell'Università Roma Tre che trova sede naturale presso la Land Experience Italy.
E' un progetto pilota che ha avuto inizio nel corso di Allestimento della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, ma che ora coinvolge il Dipartimento di Progettazione e studio dell’architettura e la Biblioteca di area delle Arti.
L’iniziativa avviata dal gruppo di lavoro -Design&Sinergie- è coordinata dal prof. Paolo Martegani con la collaborazione degli architetti Alessandro Mangione, Mauro Corsetti e Chiara Lucarini.
L’attività è finalizzata a sperimentare le potenzialità di SL per l’architettura, intendendole sia come un ulteriore e differente strumento per i progettisti, sicuramente più potente dei modelli digitali navigabili fino ad ora realizzabili, sia come strumento per allestire manifestazioni espositive in modo virtuale ma con straordinaria verosimiglianza.
Il gruppo, dopo aver acquisito il know-how necessario con delle prove in un land -cantiere-, ha messo a punto l’esposizione -Italian Evolving Design- che intende valorizzare gli aspetti più innovativi del design italiano.
L’esposizione è suddivisa in sei ambiti ciascuno caratterizzato da un codice colore: exhibit design, interior design, product design, lighting design, cyber design, digital design; sulle pareti dell’ambiente numerose gigantografie riproducono le copertine dei libri, di autori italiani impegnati in questi temi.
La sintonia riscontrata con le finalità di Experience Italy ha avviato una promettente collaborazione il cui primo risultato è la presenza della mostra -Italian Evolving Design- nel settimo piano del Palazzo della Civiltà italiana in SL.
Attualmente per aggirare le difficoltà connesse ai collegamenti a SL, che non sono ancora universali, è in corso la ripresa e la post produzione di un -video reportage- che possa estendere la conoscenza dell’iniziativa anche con media alternativi. Nella sceneggiatura del video reportage grande importanza viene attribuita alla presenza degli avatar e alla loro interazione, reciproca e con il materiale esposto.
Con la collaborazione iniziata ci si prefigge infine di individuare e sperimentare le metodiche più idonee ad utilizzare nella maniera ottimale le caratteristiche che SL mette già ora a disposizione e di monitorarne i progressivi sviluppi.
Segui lo SLURL per vedere la mostra!
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La Fondazione Valore Italia è lieta di presentare il progetto di Design atmoSPHERE di Carlo Camorali e Lorena Boetto su Second Life, attraverso un’intervista della nota Blogger Italiana Micalita Writer.
M.W. : Chi siete? Cosa andate cercando in queste terre virtuali?
C.C.: Siamo Lorena Boetto e Carlo Camorali, due ragazzi di 22 anni che studiano nel corso di laurea di Disegno Industriale al Politecnico di Torino. Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso all'interno di Second Life perchè pensiamo che sia uno strumento che possiede enormi potenzialità. Un universo virtuale dove è possibile per chiunque poter creare contenuto e condividerlo con tutto il mondo, in un modo semplice e intuitivo. Pensiamo che quest'aspetto sia realmente rivoluzionario.
M.W.: Com'è nato il progetto? Un'idea comune?
L.B.: Durante il nostro corso di studi abbiamo entrambi partecipato a uno stage presso studi di progettazione, uno che si occupava di problematiche espositive, mentre l'altro lavorava nel campo del virtuale. Abbiamo così deciso di unire le nostre due esperienze per intraprendere la creazione della nostra tesi di laurea triennale, decidendo di indirizzarci verso la progettazione di questo museo virtuale, avendo notato, in seguito a una fase di ricerca durata alcuni mesi, che non esistevano strutture di questo tipo.
M.W.: Parlateci della vostra tesi. Quali sono le sue finalità?
C.C: La nostra tesi consiste nella progettazione di una struttura museale virtuale, che abbiamo deciso di chiamare Design atmoSPHERE, ponendovi all'interno un'esposizione di dieci oggetti di disegno industriale intitolata "Design as a tool to improve life". Abbiamo deciso di utilizzare questo gioco di parole per unire il fatto che il museo sia un insieme di ambienti, di atmosfere, distaccati tra loro, e che questi stessi ambienti siano contenuti all'interno di sfere.
Questo museo è stato pensato per contenere un'esposizione di oggetti progettati da designers torinesi under 35, per dare visibilità a questo settore, soprattutto in questo anno che vede Torino come la prima capitale mondiale del design. Abbiamo così deciso di collaborare con Turn, una design community torinese che unisce al suo interno circa duecento studi di progettazione. Di questi duecento, sei si sono offerti di fornirci dei loro progetti per l'esposizione.
La seconda finalità è quella di poter esporre al meglio un oggetto di disegno industriale. Siamo convinti che sia sbagliato esporre un oggetto di design come se fosse un'opera d'arte. Ogni oggetto è pensato per essere usato, e soprattutto usato nel contesto per cui è stato progettato. Allontanando l'oggetto dal contesto e dall'utente si dimezza il suo potenziale di espressione.
M.W.: Qual è il percoso della mostra? La struttura da cosa è composta e come è disposta?
L.B: Abbiamo deciso di non pensare a un percorso predefinito, ma lasciare la libertà all'utente di muoversi come meglio crede. Per fare ciò abbiamo realizzato una struttura composta da coppie di sfere distaccate tra loro, di cui una contiene l'oggetto ambientato nel proprio contesto d'uso e l'altra presenta tutte le informazioni riguardanti l'oggetto esposto.
Il percorso inizia dall'ingresso, unica struttura posizionata a terra. Tutte gli altri ambienti sono disposti in aria. Dall'ingresso, tramite un teletrasporto, si raggiunge la "sfera dell'accoglienza", dove presentiamo al pubblico il museo e la mostra che contiene. Affiancata a quest'area troviamo la "sfera dei teletrasporti", un ambiente che contiene i dieci teletrasporti che portano alle diverse sale espositive. Per stimolare la curiosità del visitatore abbiamo rappresentato un particolare dell'oggetto al di sopra del proprio teletrasporto, in modo che l' utente non sappia ancora quale oggetto troverà nella sfera espositiva, ma sarà portato a ricercarlo all'interno dell'ambiente in base al particolare visto prima. All'interno di ogni sfera espositiva l'utente troverà poi un ulteriore teletrasporto che lo riporterà nella sfera centrale, per poter così continuare la propria visita scegliendo un'altra sfera.
M.W.: Per voi cosa rappresenta Second Life? Che rappporto può avere con l'università italiana?
C.C: Troviamo che sia altamente innovativo che due ragazzi senza particolari conoscenze informatiche possano creare un qualcosa che poi realmente esista in uno spazio virtuale, visibile e condivisibile da chiunque e da ogni parte del mondo.
Consideriamo Second Life una fantastica piattaforma di confronto e di creazione di valore, che dovrebbe essere più valorizzata.
Le potenzialità di questo mondo virtuale potrebbero essere altamente sfruttate dall'università, in quanto può diventare un grande veicolo di conoscenza. Oggi manca il contatto e il confronto diretto tra i diversi atenei e politecnici, e Second Life potrebbe essere un ponte di congiunzione che faciliterebbe di molto questo processo. Il fatto che Second Life sia poi fruibile da tutte le parti del mondo, potrebbe portare ad allargare questa rete di contatti tra gli atenei anche al di fuori del territorio italiano, creando un network tra le diverse facoltà che potrebbe portare molti benefici.
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Design as a tool to improve life
Inaugurazione del Museo del Design AtmoSPHERE su Second Life di Carlo Camorali e Lorena Boetto. Durante la serata verrà esposto il progetto da parte degli autori attraverso un’intervista condotta da Micalita Writer, nota Blogger della Comunità italiana di Second Life.
La Fondazione Valore Italia è lieta di presentare il Museo del Design AtmoSPHERE il Giorno Venerdì 28 Marzo 2008 alle ore 22.00 presso la Land Experience Italy al seguente SLURL.
Il Museo del design AtmoSPHERE è un progetto di Lorena Boetto e Carlo Camorali, due ragazzi di 22 anni che studiano nel corso di laurea di Disegno Industriale al Politecnico di Torino i quali hanno deciso di intraprendere questo percorso all'interno di Second Life perchè pensano che sia uno strumento che possiede enormi potenzialità: un universo virtuale dove è possibile per chiunque poter creare contenuto e condividerlo con tutto il mondo, in un modo semplice e intuitivo.
Credono che quest' aspetto sia realmente rivoluzionario.
Durante il loro corso di studi hanno entrambi partecipato a uno stage presso studi di progettazione, uno che si occupava di problematiche espositive, mentre l'altro lavorava nel campo del virtuale. Hanno così deciso di unire le loro due esperienze per intraprendere la creazione della loro tesi di laurea triennale, decidendo di indirizzarsi verso la progettazione di questo museo virtuale, avendo notato, in seguito a una fase di ricerca durata alcuni mesi, che non esistevano strutture di questo tipo.
La loro tesi consiste nella progettazione di una struttura museale virtuale, che hanno deciso di chiamare Design atmoSPHERE, ponendovi all'interno un'esposizione di dieci oggetti di disegno industriale intitolata "Design as a tool to improve life".
Questo gioco di parole indica sia che il museo sia un insieme di ambienti, di atmosfere, distaccati tra loro, ma anche che questi stessi ambienti siano contenuti all'interno di sfere.
Questo museo è stato pensato per contenere un'esposizione di oggetti progettati da designers torinesi under 35, per dare visibilità a questo settore, soprattutto in questo anno che vede Torino come la prima capitale mondiale del design. Hanno così deciso di collaborare con Turn, una design community torinese che unisce al suo interno circa duecento studi di progettazione. Di questi duecento, sei si sono offerti di fornire dei loro progetti per l'esposizione.
La seconda finalità del progetto è quella di poter esporre al meglio un oggetto di disegno industriale. Gli autori sono convinti che sia sbagliato esporre un oggetto di design come se fosse un'opera d'arte: ogni oggetto è pensato per essere usato, e soprattutto usato nel contesto per cui è stato progettato. Allontanando l'oggetto dal contesto e dall'utente si dimezza il suo potenziale di espressione.
Per Maggiori informazioni:
Fondazione Valore Italia
http://www.valore-italia.it
http://www.experienceitaly.it
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Ieri sera si è svolta l'inaugurazione del Mainstore Shouted ad Experience Italy. La serata è stata all'insegna dell'alta moda, con madrine le due trascinatrici del gruppo : Giuly Akina ed Elizabeth Darcy.
La fondazione Valore Italia rinnova i suoi complimenti e un in bocca al lupo per la loro fiorente attività nel campo della moda virtuale.
Se volete "Toccare con mano" i loro capi seguite questo SLURL.
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